lunedì 28 aprile 2008

La vita e la natura


Ci sono mattine in cui mi sveglio e so già come andrà a finire. Dalla fatica che faccio ad alzarmi dal letto ai capelli che proprio non ne vogliono sentire di stare a posto, so che la giornata non può che incanalarsi in una direzione. Quella di oggi è stata una di quelle.

Ho quasi preso una multa per aver usato un biglietto già timbrato in metro ma sono stato graziato, incredibile ma vero, da un controllore. Non è che lo faccia spesso, ma oggi c'era una coda chilometrica al bigliettaio ed ho provato a fare il colpaccio. E' andata male... Arrivo a lavoro è c'è bordello da confini della realtà. Dulcis in fundo, ho ricevuto buca per pranzo (se ne riparlerà lunedì prossimo, forse).

Life is cruel, life is a bitch, life is real, cantava Freddie Mercury. Mi trova d'accordo. La vita è come la natura: bella a vedersi da lontano, dall'esterno, specialmente se è quella degli altri. Da vicino, invece, scopri che è crudele e spietata. Esattamente com'è la natura. Un mondo dove si lotta per sopravvivere sottomettendo il più debole. La vita e la natura o, anche, la vita è la natura.

Oggi è così, l'umore è sull'andante scazzato, ma con brio. Magari domani mi sveglierò, conoscerò Alice, e con lei mi metterò ad inseguire un coniglietto bianco, finendo a prendere il tea dal cappellaio matto. Lì canteremo e balleremo festeggiando il nostro non-compleanno. Domani, magari.


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