martedì 7 ottobre 2008

domenica 5 ottobre 2008

Mariti e mogli



Burn After Reading dei fratelli Coen.




Regia: Joel Coen, Ethan Coen
Sceneggiatura: Ethan Coen, Joel Coen
Attori: Brad Pitt, George Clooney, Tilda Swinton, John Malkovich, Frances McDormand, Richard Jenkins, Matt Walton
Fotografia: Emmanuel Lubezki
Montaggio: Ethan Coen, Joel Coen
Musiche: Carter Burwell
Paese: USA 2008
Genere: Commedia, Drammatico

L'idea è: viviamo in una società malsana. Come poterla sviluppare? Niente di meglio che una commedia dal retrogusto amarognolo. Gli ingredienti ci sono tutti: CIA, ricatti, avvocati, una donna pronta a tutto per avere le sue plastiche sparse un po' qua un po' là per il corpo e la... sex machine. Il tutto poi reso a livelli altissimi dalla recitazione di Brad Pitt, John Malkovich e, specialmente, di George Clooney.
Sceneggiatura di Ethan Coen e regia - assolutamente perfetta - di Joel Coen.



Queen + Paul Rodgers - The cosmos rocks


A prescindere da tutte le perdite di tempo sui Queen senza Freddie ecc. ecc. ecc. che non portano a niente, io ho comprato il cd e vi riporto la mia personale recensione.





Impressione a caldo, ho freddo.

Prima dell'analisi che nessuno mi ha chiesto di tutte le canzoni, permettetemi di dire che una copertina così brutta non si vedeva dai tempi di Franco IV e Franco I.
Detto questo, quello che subito mi salta all'orecchio dopo l'ennesimo ascolto, è che per non si sa quale motivo arcano hanno messo i pezzi più deboli all'inizio e i migliori alla fine. Un suicidio, decisamente un suicidio.
Altra cosa che le orecchie e il mio cervello non possono proprio evitare è che sembra il Muddy Waters Blues in versione Queen e che tante canzoni sono davvero canzoni vecchie e alle volte stimolano il sonno.

Ma tutto sommato è un album piacevole.

1. Cosmos Rockin'. Aprire un album con un pezzo che è nato vecchio e invecchia col passare dei secondi è la cosa più assurda che potessero fare. Per non parlare del testo che mi fa venire voglia di ucciderli tutti... A sto punto perché non chiamare la buon'anima di Ritchie Valens e iniziare con La Bamba?

2. Time to shine è la tipica canzone che metti per penultima prima di quella potente che chiude l'album. Non è brutta ma metterla per seconda dopo la versione vecchia di un rock around the world qualsiasi è da fuori di testa.

3. Still Burning è agghiacciante. Non tanto la musica che è un classico blues come tanti, ma per il testo da pugni in faccia a chi l'ha scritto. Scusate ma a 60 suonati non mi possono cantare rock'n'roll nerver die... La citazione di we will rock you è, come tutte le paraculate, davvero ben fatta.

4. Small sembra presa pari pari da un album qualsiasi dei Beatles, solo che il ritornello è di una canzone di Sean Lennon (non ricordo se dal suo primo o dal secondo album), il figlio di John, giusto per non farci mancare nulla. Però è bella, ma forse è bella perché è simile a tante altre. Mi ricorda pure il genere di ballate alla U2.

5. Warboys è london town c'mon down più lenta ma senza il giro di basso figo. Giri di basso che mancano un po' in tutto l'album. Il ritornello è troppo assonante con wild boys. Però è davvero una bella canzone.

6. We believe è decisamente brutta. Il testo è l'esempio che si usa per dare un significato all'aggettivo "banale". Tra l'altro l'attacco iniziale è preso copia carbone dall'attacco di we are the world. E Brian non si impegna neanche per fare l'assolo.

7. Call me è presa dal White Album. Già me la sento con la voce di Paul McCartney. Sarebbe stata un'ottima b-side, invece ce la troviamo al settimo posto di un album che si fa fatica ad ascoltare senza attacchi di sonnolenza.

8. Voodoo. Con Voodoo si entra nella parte interessante del disco, quella che una volta era il lato B (anche se il buon senso dice di fare esattamete il contrario). Un bel blues fatto bene questo. Canzone che ascolto con piacere. E, anche se Brian non mi da l'idea di avere perfetta padronanza del blues, ma non è male.

9. Some things that glitter è bella, magari è un po' troppo sulla falsa riga di why don't we try again e wilderness. Ma si lascia ascoltare bene.

10. C-lebrity non la disprezzo, ma avrei preferito un solo più lungo di un peto smorzato.

11. Through the night sembra un pezzo floydiano. E' tra i pezzi migliori del disco.

12. Say it's not true è decisamente il pezzo migliore, a mio avviso. E sempre a mio avviso, l'avrei usato per chiudere l'album.

13. Surf's up... School's out! Che dire, non avesse sto titolo e questo testo sarebbe una canzone coi controcazzi. Mi dispiace ma dei simpatici sessantenni non possono cantare sta roba.

14. Small reprise io l'avrei evitata non vedendone l'utilità. Come detto, avrei chiuso con Say it's not true.


venerdì 3 ottobre 2008

Digressioni


Prima o poi tutti desideriamo la morte. Il vero problema arriva quando è lei a desiderare noi. Potremmo decidere di cambiare casa o lavoro ma non credo basterebbe ad evitare il fisco. Decisamente paradossale l'idea che per educarne cento ne basta colpire uno, specialmente quando quell'uno siamo noi. Direi, piuttosto, che è più furbo punirne cento, almeno siamo sicuri che ci sia una percentuale di colpevoli maggiore.

Il mondo parrebbe strano agli occhi di un alieno, che parrebbe strano ai nostri occhi. L'unica soluzione e non guardarsi a vicenda e, soprattutto, evitare di dare da mangiare al gatto dei vicini perché penserebbe che la nostra è l'unica tavola calda aperta alle 3 di notte. Mia sorella aveva due gatti: il primo ha pensato bene di suicidarsi buttandosi dalla finestra; il secondo si è trasferito da me su consiglio del suo psicologo.


giovedì 2 ottobre 2008

Woody Allen con Eric Lax


Data per assodata la mia passione che ha dello scabroso per Woody Allen, vi riporto qui alcune frasi tratte dall'ultimo libro che lo riguarda. Questo libro non è altro che un'intervista lunga 35 anni che Eric Lax, giornalista del NY Times, ha raccolto e catalogato nel corso dei tre decenni in cui ha avuto a che fare con Allen.
E un tomo di 600 pagine, ma se vi piace il soggetto a cui è dedicato, allora sarà un ottimo e scorrevole passatempo. Ecco le frasi che mi hanno colpito e con le quali sono totalmente d'accordo.

La gente si rovina la vita per l'incapacità di gestire i propri sentimenti.

Da un punto di vista freudiano si potrebbe concludere che gli uomini accettano di affrontare le difficoltà delle relazioni amorose solo perché hanno bisogno di uova. O di ovaie.

[Finale di Manhattan (1979)] Proprio mentre la ragazza sta per partire, Ike si accorge, ormai troppo tardi, a cosa ha rinunciato.

[Parlando del suo rapporto con Soon-Yi] Quando due persone sono felici l'uno con l'altra, sono felici e basta.

E' buffo... pur sapendo che non serve a nulla, per continuare a vivere sei costretto a fare la lista della spesa delle cose in cui credere.

[Frase di Tolstoj] Devi intingere la penna nel sangue.


[Frase non usata in "Crimini e misfatti"] Ogni granello di umana gentilezza infila un palo nel culo di dio.

E' come se la vita fosse un gioco in cui puoi solo perdere.

Non sono asociale. E' solo che non sono sociale.

Nessun potere divino ci punirà per i nostri misfatti se riusciamo a farla franca sulla Terra. Ma pur consapevoli di ciò, è necessario scegliere una vita giusta per non piombare nel caos, il caos che sperimentiamo quotidianamente proprio per questa mancata scelta da parte di molti.

Fascismo, inteso come totale rinuncia alla propria personalità in nome dell'appartenenza e dell'accettazione da parte degli altri.

La mia visione della vita è intesa come gelido vuoto dal quale nemmeno l'arte può salvarci... solo un po' di calore umano ci è di conforto.

Viviamo in un mondo senza dio. Se l'essere umano non si autodisciplina, non lo disciplinerà nessun'altra entità.


Woody Allen con Eric Lax - Conversazioni su di me e tutto il resto.
Bompiani Overlook
21.50€


domenica 21 settembre 2008


lunedì 15 settembre 2008

Goodbye Mr. Wright.







... and thank you for all ...


sabato 13 settembre 2008

Pensieri notturni.


Proverei a dichiarare il mio mio amore, ma poi il mio commercialista ne esulterebbe. Allora dichiaro guerra alla Kamchatka perché il mondo ha bisogno di me come dittatore.

Avevo un amore che mi amava ed io amavo lei, poi un giorno mi lasciò un biglietto con su scritto "è finito il latte" attaccato allo specchio del bagno. Non la rividi più. Più tardi venni a sapere che fu arrestata in un supermercato mentre cercava di scappare coi soldi della cassa.

E se la legge guarda lontano il mio avvocato è un ottimo oculista. Chico Marx disse "se sei nei guai chiama un avvocato, i tuoi guai aumenteranno ma almeno hai un avvocato".

In tutto questo mi ritrovo a giocare con carte da bluff e sono costretto a rilanciare all'infinito nella speranza che quello che ho di fronte me la faccia vincere. L'unico problema è che con gli scacchi le carte truccate non mi tornano utili più di tanto.

E alla fine è tornata l'insonnia. Ne ho sentito la mancanza. Le notti erano talmente noiose senza di lei che finivo sempre per addormentarmi. Ora potrò dedicare il mio tempo da zombie a mangiare carne cruda e polvere da sparo; e non si dica che in bagno non faccio i fuochi d'artificio.